ATTRAVERSAMENTI, LA NUOVA EDIZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE sulle migrazioni forzate

Un “attraversamento” è un passaggio, il punto in cui una strada si collega ad un’altra, un ponte. Sono migliaia le persone che, ogni giorno, cercano di attraversare frontiere, confini, muri visibili e invisibili in fuga da guerra e violenza. Come affrontare da cittadini e cittadine consapevoli il tema delle migrazioni forzate? Come relazionarsi alla delicata situazione di donne e uomini richiedenti asilo e rifugiati? Dal 6 febbraio al 16 aprile 2024 è attivo il corso di formazione sulle migrazioni forzate.

Lavorare a fianco di persone migranti, richiedenti protezione internazionale e rifugiati significa fare grande affidamento sul prezioso ruolo di volontari e volontarie. Sono moltissime, infatti, le persone che desiderano impegnare il loro tempo libero supportando le persone accolte nell’apprendimento della lingua o semplicemente trascorrendo momenti di condivisione e divertimento insieme.

La relazione tra volontari e persone accolte è un attraversamento e permette un vero incontro.

Da 20 anni il nostro corso di formazione si propone di formare nuovi volontari e volontarie nei servizi a migranti e richiedenti protezione internazionale, ma è anche un’opportunità di approfondimento e confronto per chiunque sia interessato alle tematiche affrontate e, per chi già opera nel settore, rappresenta un’occasione di ulteriore aggiornamento e consapevolezza.

Il programma

Dal 6 febbraio al 16 aprile, saranno dieci gli incontri dedicati ad aspetti specifici del fenomeno migratorio grazie il prezioso contributo di relatrici e relatori esperti. La conferenza di apertura è affidata ad Camillo Ripamonti, medico gesuita presidente del Centro Astalli e Alessandra Morelli che si occupa di migrazioni con esperienza trentennale in zone di emergenza e conflitto. Insieme daremo uno sguardo globale sui contesti, i confini, le rotte e gli attraversamenti in cui nascono le migrazioni forzate.
Durante il corso daremo poi spazio e voce alla testimonianza di un rifugiato che, in prima persona, ci racconterà la sua storia di migrazione e di vita. Due incontri saranno dedicati al sistema europeo d’asilo, alla richiesta di protezione internazionale e ai progetti di accoglienza perché solo conoscendo anche gli aspetti più tecnici è possibile accompagnare le persone nel loro percorso di inclusione.

Ascolteremo poi la testimonianza di chi vive ogni giorno la violazione dei diritti dei migranti ad un passo dai nostri confini, lungo la rotta balcanica, grazie a Silvia Maraone che da vent’anni lavora come cooperante in Bosnia. Di un’altra frontiera, quella del Mediterraneo centrale, ci parlerà l’On. dott. Pietro Bartolo che dal 1988 al 2019 è stato medico di Lampedusa e ha visto con i suoi occhi il dramma dei naufragi e degli sbarchi sulla piccola isola siciliana, e Beppe Caccia che come attivista prima, amministratore locale a Venezia poi e oggi nel soccorso civile in mare, si è occupato di questioni legate alle migrazioni.

Con Barbara Maculan, presidente di Equality Cooperativa Sociale Onlus, e Roberta Amore, co-fondatrice della cooperativa Equality dove lavora e di cui è vicepresidente, analizzeremo il fenomeno della tratta degli esseri umani nelle sue diverse forme. Affronteremo inoltre il tema dello sfruttamento lavorativo e parleremo delle modalità di riconoscimento e prevenzione del fenomeno.

Si parlerà dell’importanza della consapevolezza interculturale con Leyla Khalil, mediatrice e antropologa di formazione, che coordina in Popoli Insieme, le attività dell’area “Culture e comunità” e i progetti in essa compresi. Per costruire un ponte con le persone migranti e rifugiate nell’azione di volontariato, è fondamentale riconoscere che quello che a noi può sembrare strano e diverso potrebbe essere la normalità per qualcun altro e viceversa.

Toccheremo un tema che ad oggi è di massima importanza e spesso viene sottovalutato: la comunicazione dei fenomeni migratori attraverso i media. Discuteremo insieme a Dario Lucchesi, assegnista di ricerca presso il dipartimento FISPPA, e Nello Scavo, reporter di come viene proposta la tematica sui giornali e/o sui social media.

Chiuderemo il corso approfondendo alcuni aspetti del lavoro di Popoli Insieme a fianco delle persone rifugiate, grazie alla testimonianza diretta di alcuni operatori/operatrici e volontari/e attivi nelle tre aree di lavoro di Popoli Insieme: accoglienza ed inclusione, educazione e formazione, culture e comunità.

Al termine del corso è prevista una serata extra al cinema aperta alla cittadinanza in data 23 aprile.

Leggi tutto il programma

Quando?

Dal 6 febbraio al 16 aprile 2024, tutti i martedì dalle 18.30 alle 20.30

Dove?

In presenza

Centro Antonianum in Prato della Valle, 56

(75 posti disponibili) – Iscriviti qui!

Online

tramite collegamento a piattaforma Zoom

(75 posti disponibili) – Iscriviti qui!

L’iscrizione dovrà avvenire entro lunedì 5 febbraio tramite compilazione dell’apposito modulo per la frequenza online o in presenza.

Per il corso è prevista una quota d’iscrizione di 85 euro ridotta a 55 euro per studenti/esse. Sarà possibile versare la quota al momento dell’iscrizione via carta di credito, Paypal o bonifico bancario. L’iscrizione è considerata valida solamente dopo il versamento della quota.

L’Associazione Popoli Insieme rilascerà un attestato di partecipazione a chi avrà frequentato almeno 7 incontri su 10. 

L’attestato non ha valore legale e non è valido ai fini del conseguimento di crediti formativi o ECM. 

Per ulteriori informazioni scrivere a comunicazione@popolinsieme.eu
*iscrizioni prorograte al 5 febbraio!

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