Progetti in corso
Costruire percorsi individuali di inclusione e autonomia sul territorio per le persone titolari di protezione internazionale accolte nel nostro centro in via Minio e per chi esce dal percorso di accoglienza istituzionale, è possibile anche grazie a progettualità finanziate da enti esterni. Di seguito i progetti nazionali e locali che ci vedono capofila o partner:
Comunità resilienti
“Comunità resilienti: misure integrate per l’inclusione di persone in condizioni di fragilità economica e sociale” è un progetto nazionale finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della durata di 18 mesi. Capofila è il Centro Astalli di Roma, in paternariato con l’Associazione Popoli Insieme, il Centro Astalli Palermo, Associazione San Fedele, Associazione Sesta Opera San Fedele, Associazione Comunità Emmanuel, Aquas, Associazione Centro Astalli SUD, Associazione Maranatha, Associazione San Marcellino, Centro Astalli Vicenza, Zedaka, Fraternità della visitazione e il Mulino Onlus.
Tra gli obiettivi del progetto:
- riduzione delle ineguaglianze
- promozione di una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile
- garantire un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
- porre fine ad ogni forma di povertà
Popoli Insieme si occuperà di implementare attività di orientamento e sportello per gli utenti raggiunti, di sostegno e affiancamento individualizzato e di avvio a tirocini formativi. Dal punto di vista dell’empowerment, saranno organizzati dei corsi di lingua italiana sul tema lavoro e una mappatura delle realtà produttive, con mediazione socio-lavorativa.
Tutti i dettagli del progetto disponibili sulla pagina dedicata del Centro Astalli.
Progetto START
L’80% delle persone che escono dal sistema di accoglienza non possiedono gli strumenti necessari per una ricerca di lavoro autonoma. Il progetto START: Sperimentazioni Territoriali per l’Autonomia e il Rafforzamento delle competenze di Titolari di protezione internazionale vede capofila l’Associazione Popoli Insieme in partenariato con il Centro Astalli di Trento e i due enti Job Centre (Padova) e Consolida (Trento) e nasce con l’obiettivo di offrire gli strumenti necessari alla ricerca lavoro sia agli utenti, sia agli operatori sociali e volontari coinvolti.
Il progetto, finanziato dal Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo, ha una durata di un anno e si pone l’obiettivo di favorire l’avvicinamento al lavoro e l’inserimento lavorativo di persone a forte rischio di esclusione dal mercato occupazionale e, allo stesso tempo, potenziare la collaborazione tra enti di diversa natura nell’idea di percorsi volti all’empowerment.
Il progetto coinvolge direttamente anche gli operatori sociali, che potranno sviluppare e potenziare le loro competenze di orientamento al lavoro e la conoscenza degli strumenti di inserimento lavorativo. Tra gli utenti raggiunti, l’obiettivo è invece promuovere la conoscenza di strumenti di ricerca attiva e orientamento nel mercato del lavoro. Fondamentale risulta il supporto dei partner Job Centre e Consolida, che renderà possibile offrire una formazione più puntuale e mirata sia agli operatori e ai volontari nella ricerca lavoro, sia agli utenti raggiunti.
Tra gli obiettivi del progetto START c’è la realizzazione di Piani Individuali di Ricerca Lavoro che andranno a promuovere consapevolezza e valorizzazione delle risorse e delle capacità individuali/familiari degli utenti coinvolti, con l’attivazione delle rispettive relazioni e l’assunzione di precise responsabilità. Questo permette di fare un passo oltre la visione duale destinatario-operatore verso una relazione plurale di prossimità che coinvolga, in senso ampio, la comunità e il contesto in cui la persona si trova. Questa dimensione porta a considerare il welfare come bene comune e, in questo senso, l’innovazione culturale e l’inclusione passano attraverso l’opportunità di generare un apprendimento collettivo e condiviso, attraverso l’esperienza. .
Inserimento socio lavorativo, sostegno allo studio e tirocinio lavorativo per i rifugiati
Questo progetto, finanziato dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio con i Fondi 8×1000 a gestione statale, ha una durata di 24 mesi. Attraverso questa progettualità, Popoli Insieme si propone di
- favorire l’integrazione dei detentori di protezione interazionale adulti nel contesto padovano
In particolare
- favorire l’inserimento socio lavorativo dei detentori di protezione internazionale
- rimuovere gli ostacoli che impediscono di accedere al mondo del lavoro e di integrarsi pienamente (carenza di competenze linguistiche e professionali)
Le attività previste dal progetto sono l’organizzazione di percorsi individualizzati di consolidamento della lingua italiana e uso del pc, creazione di tandem di studio che valorizzi l’approccio uno a uno con i volontari. Focus del progetto: orientamento al lavoro, avvio a tirocini formativi e supporto nell’apprendimento della lingua italiana e dell’utilizzo di strumenti digitali.
FAMI - PASSI AVANTI
Il progetto “PASSI Avanti: percorsi di autonomia e strategia di sviluppo individualizzate per titolari di protezione internazionale” co-finanziato dall’Unione Europea e dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione vede il Centro Astalli Trento, il Centro Astalli e Popoli Insieme unite in partenariato per costruire insieme ai rifugiati percorsi individuali volti al raggiungimento dell’autonomia con focus sulla ricerca lavoro e la ricerca abitativa.
Il progetto “PASSI Avanti” nasce con l’obiettivo di sperimentare modelli innovativi di promozione dell’autonomia dei titolari protezione internazionale e incentivare così la loro fuoriuscita dal circuito di accoglienza. Di pari passo, promuove l’inclusione sociale ed economica delle persone coinvolte potenziando la rete tra enti privati, pubblici e del Terzo Settore.
Iniziato nel 2020, il progetto vede il Centro Astalli Trento e Popoli Insieme agire in concerto per facilitare l’inserimento lavorativo e abitativo dei destinatari, con particolare attenzione anche all’inclusione sociale ed economica. Gli operatori e le operatrici, mettendosi in dialogo con il mondo del lavoro delle rispettive città, promuovono un inserimento lavorativo stabile affinché i destinatari possano ottenere una reale indipendenza e autonomia.
I destinatari diventano soggetti attivi di percorsi su misura di inclusione e autonomia, in linea con i percorsi di accoglienza precedenti. Chi non dispone di un alloggio viene inserito temporaneamente in appartamenti condivisi: in questo modo i destinatari hanno la preziosa opportunità di abitare insieme e condividere un pezzo di strada.
Un ruolo chiave è quello delle operatrici e dagli operatori, che hanno la possibilità di potenziare le proprie competenze e che si specializzano nell’accompagnamento dei singoli in uscita dai circuiti di accoglienza. Il progetto si concluderà a giugno 2022.