Da Fondazione San Zeno e UniCredit, due importanti realtà impegnate sul territorio veneto, un doppio contributo per supportare i percorsi di formazione e inclusione lavorativa dell’Associazione Popoli Insieme, dedicati alle persone migranti.
Lo scorso gennaio è partito il progetto “COME” (Competenze per l’Occupabilità delle persone Migranti e a rischio Esclusione), nato per supportare, nell’arco di due anni, 120 persone migranti in condizioni di vulnerabilità socio-economica.
L’iniziativa, avviata dalla nostra associazione con il sostegno inziale della Fondazione San Zeno, ha recentemente ricevuto un importante sostegno da parte di UniCredit, che ha dato nuovo impulso alle diverse attività del progetto.
L’obiettivo è quello di ridurre il tasso di disoccupazione e a migliorare la qualità del lavoro per i beneficiari, offrendo percorsi personalizzati e mirati. Nel corso del 2025, il progetto si rivolge a 60 persone, e per il 2026 è previsto il coinvolgimento di altre 60.
Cosa offre il progetto
Il progetto “COME” si concentra sul potenziamento delle competenze trasversali e specifiche dei beneficiari, attraverso percorsi di accompagnamento personalizzati e corsi formativi mirati. Ad oggi, sono stati attivati tre corsi di italiano che hanno coinvolto circa cinquanta partecipanti, con una presenza femminile significativa e in crescita. Da settembre, grazie anche al nuovo contributo di UniCredit, le lezioni settimanali raddoppieranno, intensificando l’offerta formativa.
Parallelamente ai corsi linguistici, sono stati avviati laboratori di educazione finanziaria, soft skill e orientamento lavorativo. Sono circa 40 le persone che hanno usufruito dei servizi dello sportello di orientamento al territorio; inoltre un’altra ventina sono state prese in carico dallo sportello di orientamento al lavoro, di cui nove donne e di loro quattro hanno già iniziato un percorso lavorativo.


I partner del progetto
L’iniziativa ha preso il via nel 2025 grazie a un contributo di 20.000 euro della Fondazione San Zeno, creata da Sandro Veronesi (Oniverse ex Gruppo Calzedonia) per sostenere opportunità di studio, formazione e lavoro a livello globale.
“Abbiamo scelto di sostenere il progetto COME per la sua capacità di generare autonomia concreta, costruendo ponti tra formazione, territorio e accesso al lavoro – dichiara Rita Ruffoli, direttrice di Fondazione San Zeno –. In un tempo in cui il dibattito sulle migrazioni riduce spesso le persone a numeri, riteniamo fondamentale investire in percorsi che restituiscano dignità e prospettiva. Sosteniamo realtà come Popoli Insieme, che conoscono a fondo il territorio e costruiscono relazioni autentiche. Solo così è possibile trasformare l’accoglienza in opportunità reale, per le persone e per le comunità che le circondano.”
Ora un nuovo e significativo impulso arriva ora da UniCredit, che con un contributo di 20.000 euro rafforza l’azione del progetto.
Dichiara Marco Semprebon, Responsabile Sviluppo Territori Nord Est di UniCredit: “Il nostro sostegno al progetto di formazione e inclusione lavorativa dell’Associazione Popoli Insieme è figlio della sensibilità di UniCredit nei confronti dell’inclusività, un valore che ispira la nostra azione quotidiana in tutti gli ambiti. Più nello specifico la nostra donazione attinge ai fondi raccolti dalla Banca per iniziative e progetti di solidarietà sul Territorio tramite la carta di credito “UniCreditCard Classic Etica”, che accantona il 2 per mille di ogni spesa effettuata dai clienti, senza aggravi per questi ultimi. Tramite i fondi della Carta Etica UniCredit, negli ultimi 10 anni, è riuscita a sostenere oltre 180 progetti di Onlus e Associazioni benefiche sparse in tutto il Territorio Nord Est, erogando contributi per 4 milioni di euro”.
“Siamo particolarmente felici della risposta che stiamo ricevendo dal territorio, anche da zone della città nuove per noi e in cui non siamo storicamente attivi” dichiara Alessandra De Toni, direttrice dell’Associazione Popoli Insieme. “Abbiamo rilevato una forte richiesta di formazione linguistica e di orientamento, specialmente da parte delle donne straniere che desiderano fortemente migliorare le proprie competenze per inserirsi nel mercato del lavoro. Questa entusiasta partecipazione ci permette di concentrare le nostre risorse dove l’impatto è più immediato e significativo, garantendo un’azione mirata e razionale.“
