Ogni anno, il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, un momento fondamentale per riflettere sulla condizione di oltre 120 milioni di persone costrette a fuggire dalle proprie case. Da anni, anche noi di Popoli Insieme ricordiamo questa data con iniziative rivolte alla cittadinanza, ma quest’anno il nostro impegno, e di tutte le realtà coinvolte nella rete SAI del Comune di Padova, è andato oltre!
Dal 16 al 22 giugno Padova ha ospitato la Refugee Week 2025, una settimana di eventi che ha coinvolto attivamente tante realtà del territorio e ha trasformato la città in un laboratorio di incontro, riflessione e partecipazione. Incontri, spettacoli, mostre e laboratori, tutti a ingresso gratuito, organizzati non solo per sensibilizzare sul tema del diritto d’asilo e far conoscere i progetti di accoglienza e integrazione a Padova, ma anche e soprattutto per restituire visibilità, voce e valore al contributo delle persone rifugiate nelle comunità in cui viviamo.
Le nostre proposte
All’interno di questo programma, come Popoli Insieme abbiamo organizzato due iniziative. Giovedì 19 giugno, al Centro Culturale Altinate San Gaetano, abbiamo inaugurato la mostra fotografica “The Right Path”, frutto di un percorso formativo sui diritti umani fondamentali, dedicato a studenti e studentesse universitari/e, tra cui diversi rifugiati/e, e incentrato sul linguaggio della fotografia. Le opere dei partecipanti e le fotografie del fotoreporter Francesco Malavolta (che li ha guidati in questo viaggio) hanno dato voce e immagine alle esperienze individuali, superando gli stereotipi e interrogandosi sul significato di libertà e dignità attraverso l’obiettivo.
Il 20 giugno, nel cuore della Giornata Mondiale del Rifugiato, presso il Giardino-teatro di Palazzo Zuckermann, abbiamo proiettato il film “What we fight for”, documentario realizzato tra il 2021 e il 2024, che ci ha permesso di approfondire le sfide e le speranze di tre donne in fuga da Iran e Afghanistan. Il dialogo con le registe, Sara Del Dot e Carlotta Marrucci, presenti in sala, ha messo in luce la straordinaria forza di chi sceglie di non essere definito solo come “rifugiato” ma come persona con i propri sogni e la propria identità.
Una settimana per riscoprirci comunità
Il tema scelto a livello internazionale per la Refugee Week di quest’anno è stato “Community as a Superpower”: la comunità come superpotere. Un concetto che ci ha guidati nel pensare e costruire ogni iniziativa. Perché se è vero che migrare è spesso un’esperienza solitaria e dolorosa, è altrettanto vero che l’incontro con una comunità accogliente può fare la differenza.
Per noi, questa settimana ha dimostrato proprio questo: che insieme possiamo costruire spazi in cui le persone rifugiate non siano solo “ospiti”, ma parte attiva e vitale delle nostre città. Con le loro storie, ma anche con le loro competenze, le loro idee, il loro desiderio di contribuire.
Dietro la parola “rifugiato”
Abbiamo voluto che questa Refugee Week fosse anche un’occasione per interrogarci sul significato della parola “rifugiato”, che ha sicuramente un significato legale e politico, ma che spesso riduce, semplifica, si trasforma in semplice etichetta. Ci siamo chiesti: chi c’è dietro quella parola? Come possiamo raccontare queste esperienze senza cadere nei soliti stereotipi?
Le iniziative che abbiamo proposto – la mostra, la proiezione, ma anche i tanti altri momenti di incontro – sono state il nostro modo di rispondere. Abbiamo provato a creare momenti in cui le persone potessero raccontarsi nei termini che preferiscono, senza filtri, senza etichette. E crediamo che sia proprio questo il valore più grande della Refugee Week: dare spazio a una pluralità di voci e storie, senza cercare di farle rientrare in una narrativa unica o preconfezionata.
Un’esperienza da continuare
Questa nostra prima Refugee Week è stata un esempio concreto di cosa si può realizzare quando si lavora insieme, con passione, visione e fiducia reciproca.
Come Popoli Insieme, ci portiamo a casa un bagaglio di emozioni, relazioni e nuove consapevolezze. E un desiderio forte: continuare con questa esperienza nei prossimi anni, con l’impegno di coinvolgere sempre più persone rifugiate non solo come beneficiarie o testimoni, ma anche come protagoniste, organizzatrici, portatrici di competenze
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La Refugee Week 2025 è stata organizzata dal SAI del Comune di Padova e dalla sua rete locale, che include la Cooperativa Orizzonti, l’Associazione Popoli Insieme, la Cooperativa sociale Coges Don Milani, la Cooperativa Il Sestante, Refugees Welcome Italia e il Centro Veneto Progetto Donna, con la collaborazione del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova.