Gli ultimi due anni, caratterizzati dall’emergenza pandemica e da una forte precarietà, hanno contribuito a rendere più fragili le categorie che già si trovavano in situazioni di marginalità. Il progetto nazionale “Comunità resilienti”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che vede capofila promuove la riduzione delle disuguaglianze e la garanzia di un’occupazione piena e dignitosa per tutte e tutti.
Abdi e Ahmed vivono nel nostro centro di seconda accoglienza in via Minio da qualche mese. Per anni Abdi ha lavorato nel settore della ristorazione, mentre Ahmed in quello della saldatura. Entrambi si definiscono soddisfatti delle loro esperienze professionali, ma con la pandemia si sono accorti che il lavoro che stavano facendo presentava molte incertezze. “Il ristorante dove lavoravo per via del covid è rimasto chiuso per molto tempo” racconta Abdi, mentre Ahmed ricorda come “le commissioni nella fonderia dove lavoravo continuavano a cambiare e, per alcuni mesi, io e i miei colleghi siamo stati in cassa integrazione”.
Nell’ambito del progetto “Comunità resilienti” i due ragazzi hanno avuto la possibilità di iscriversi ad un corso per diventare magazzinieri e specializzarsi in un altro ambito, per riuscire ad ampliare le proprie possibilità professionali ed uscire dalla continua incertezza. Ahmed e Abdi sono riusciti a superare il test finale con il massimo dei voti e, oggi, hanno un attestato per guida del carrello elevatore.
Il prossimo passo? Aggiornare il curriculum con i nuovi risultati ottenuti e mettersi in cerca di un’occupazione che possa garantire loro più stabilità e certezze e, tra qualche tempo, anche la possibilità di trovare una casa in cui poter costruire il proprio futuro.
“Comunità resilienti: misure integrate per l’inclusione di persone in condizioni di fragilità economica e sociale” è un progetto nazionale finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della durata di 18 mesi. Capofila è il Centro Astalli di Roma, in paternariato con l’Associazione Popoli Insieme, il Centro Astalli Palermo, Associazione San Fedele, Associazione Sesta Opera San Fedele, Associazione Comunità Emmanuel, Aquas, Associazione Centro Astalli SUD, Associazione Maranatha, Associazione San Marcellino, Centro Astalli Vicenza, Zedaka, Fraternità della visitazione e il Mulino Onlus.