Costruire e praticare la pace

Ogni conflitto, vicino o lontano, ci riguarda. Quanto sta accadendo in Ucraina ci chiama ad una riflessione su quello che come cittadine e cittadini europei, negli ultimi settant’anni, abbiamo dato troppo spesso per scontato: vivere in pace. Che cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per costruire e praticare la pace? Nella riunione volontari di marzo, abbiamo provato a trovare qualche risposta.

Nelle ultime settimane lo staff, le volontarie e i volontari di Popoli Insieme si sono sentiti chiamati ad agire e, in molti, hanno partecipato alle iniziative in risposta la conflitto in Ucraina raccogliendo beni materiali, donando e scendendo in piazza per la pace. Sappiamo che questa emergenza, come tutte le emergenze che riguardano le persone costrette a fuggire dal proprio Paese a causa di un conflitto, ci toccherà da vicino anche negli aspetti più quotidiani del nostro lavoro.

In occasione della riunione volontari di marzo, volontari e volontarie hanno sentito il bisogno di fermarsi e riflettere per trovare una risposta alla domande che in molti ci stiamo facendo: cosa posso fare io per la pace? Il gruppo si è confrontato su una lista di azioni concrete e non violente stilate da una rete di persone attive tra Padova, Trento, Rovereto e Riviera del Brenta.

Tra queste azioni concrete, ci sono azioni interiori come ad esempio praticare la resistenza alla violenza e coltivare la pace attraverso la bellezza delle arti, dedicando del a sé stessi lontano dalle notizie che affollano i media e leggere, informarsi solo da fonti certe e mantenendo “uno spirito duro e un cuore tenero” (J.Maritain) e svolgendo un’azione “lenta, profonda e soave” (A.Langer) per lottare per la pace e ripudiare la guerra.

Tra le azioni di informazione e social, sono state elencate possibilità come sostenere le narrazioni di Amnesty International, Operazione Colomba, Papa Giovanni XXIII, War Resistance International, Comunità di Sant’Egidio, Movimento Pacifista Ucraino e di tutte quelle realtà che, sul campo, raccontano quanto sta accadendo in Ucraina promuovendo la pace. Fondamentale è anche sensibilizzarsi e sensibilizzare alla conoscenza dei conflitti dimenticati, ai temi del disarmo e dei diritti umani, perché tutti i conflitti vicini o lontani ci riguardano.

Nelle azioni associative ci sono l’importanza di ricordarsi e ricordare che tutti i migranti forzati sono uguali, hanno pari dignità e noi abbiamo “il dovere di agire verso gli uni e gli altri in spirito di fratellanza” (art.1 Dich. Univ. Dir. Umani 1948) e quando possibile mettersi a servizio per l’accoglienza e il sostegno di chi arriva.

Questi sono solo alcuni dei temi affrontati nella riunione e che ci riportano all’importanza del dialogo, dell’incontro e dello scambio per costruire e praticare concretamente la pace a partire dalle nostre comunità, perché la pace si costruisce insieme.

Per offerte/richieste di aiuto sul territorio di Padova segnaliamo il Centro Emergenza Ucraina del Consolato Onorario Repubblica d’Ucraina.

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