Tonio è originario di Città del Messico, ma da qualche tempo vive a Roma dove studia Teologia. La scorsa estate ha trascorso un mese a Padova, ospite di Popoli Insieme, dove ha vissuto un’esperienza di volontariato a fianco dei ragazzi accolti in prima accoglienza. A rendere il tutto ancora più speciale, è stato il fatto di aver condiviso l’appartamento con loro ed aver vissuto una quotidianità nuova, fatta di scambio e conoscenza reciproca.
Al termine della sua esperienza qui a Padova, Tonio ha voluto regalarci queste parole per raccontare che cos’ha provato nel suo periodo di servizio a Popoli Insieme e la forza delle relazioni che ha coltivato:
“La mia esperienza è stata fugace ma profonda, le attività hanno contribuito a promuovere gli incontri. Poco più di tre settimane e mi sentivo già a casa come parte di un processo di incontro umano, di condivisione accompagnato, senza distinzione di razza o religione, uno spazio di comunione universale, che regolarmente si trovano nelle cause più colpite della povertà, dove la umanità e la solidarietà sono più presenti.
All’interno della casa, ho potuto testimoniare e ricevere la ricchezza culturale che ogni persona porta sulle spalle. Ricchezze piene d’amore e di umanità e che tutti noi abbiamo ricevuto dai nostri antenati e che si intrecciano per creare comunità. In quel momento, dove nasceva la amicizia, mi sono sentito colpito per tutte le storie di dolore e difficoltà che i miei compagni avevano vissuto. Storie che emergono dalle strutture ingiuste del nostro mondo, chiudendo i confini e uccidendo persone, che sono riflesso della incoerenza di dividere il mondo e separarci in diversi tipi di uomini e paesi.
Contemplando il progetto Popoli Insieme, ho testimoniato che c’è in loro una forza viva che lavora per stabilire nuovi percorsi per fare mondi più universali e inclusivi e rielaborare creativamente il tessuto della vita sociale. Lì ho conosciuto belle persone che privilegiano guardare il volto di una persona prima di etichettarla per il suo status di immigrazione e continuano a compromettersi con la vita e la dignità dell’essere umano.
Mi è molto chiaro che per conoscere una realtà bisogna andare a contemplare, non si può capire la migrazione se non si vive con chi è stato costretto a lasciare la propria casa. Non si tratta di argomenti per capire, è lasciare che la vita sia toccata da ciò che vive l’altro e lasciare che una risposta emerga dal profondo del nostro cuore. É lì dove scopriamo la nostra vera autenticità umana. Cioè io so chi sono quando sto davanti all’altro, davanti a colui che sopporta le sofferenze causate dalle contraddizioni del sistema economico.
Cucinare insieme, condividere storie, ridere, camminare, mi ha aiutato a testimoniare l’umanità che emerge dai piccoli dettagli. Poiché l’amore trabocca sempre, mi sono sentito molto amato da Dio e da parte loro, in particolare mi hanno condiviso la forza della vita, che non si lascia vincere dalla disperazione. Alla fine di questa esperienza confermo che Dio vuole il bene per il suo popolo e mi continua parlando dalla brezza leggera per costruire insieme agli altri un regno di fratellanza.”
Non ci resta che ringraziare di cuore Tonio per la bellezza che ci ha regalato e augurargli un buon cammino.