Domenica 18 settembre eravamo in tante e tanti al Parco Piacentino, in Arcella, per ripercorrere insieme le tappe del progetto culturale “LetteraMondo: Popoli che si narrano” : un vero e proprio viaggio alla scoperta della ricchezza (inter)culturale di Padova con e attraverso i libri.
Tutto è iniziato con otto comunità straniere residenti a Padova e il loro desiderio di raccontarsi in modo diverso alla cittadinanza, a partire da un percorso di auto-narrazione attraverso i libri. Argentina, Brasile, Camerun, Corno d’Africa, Cina, Ex Jugoslavia, Marocco e Romania: questi sono gli otto Paesi d’origine delle comunità protagoniste del progetto. Nell’ambito dell’attività My Book My Place, ogni gruppo si posto una domanda “Quale libro rappresenta al meglio la nostra comunità e la nostra identità culturale?”: la risposta è custodita in tre testi simbolo che ogni comunità ha scelto come i più rappresentativi, oggi disponibili e acquistabili nelle librerie indipendenti che aderiscono al progetto. Nell’estate del 2021 i libri sono stati donati al Sistema Bibliotecario che, grazie ad uno “Scaffale migrante”, li ha presentati al pubblico di lettori e lettrici.
Le comunità, dopo aver individuato i libri e averli fatti conoscere al pubblico di lettori e lettrici, hanno avuto un’altra preziosa opportunità per raccontarsi alla cittadinanza: il LetteraMondo Fest. Quattro serate, otto incontri culturali e letterari e un programma scelto interamente dai membri delle comunità di LetteraMondo, il tutto nella cornice del Parco Milcovich in Arcella Bella. A rendere ancora più speciale e inclusivo il ciclo di eventi è stata la traduzione simultanea in LIS che ha permesso anche a molte persone sorde di partecipare ad un evento culturale, nel quale le comunità straniere hanno scelto attraverso quali autori e autrici, libri e poesie, musica e parole, raccontarsi alla città che da anni ormai è la loro casa.
Il progetto “LetteraMondo” si è posto però un duplice obiettivo: dare la possibilità alla cittadinanza di conoscere e approfondire letterature e culture altre rispetto alle proprie e avvicinare un nuovo pubblico, composto dai membri delle comunità straniere residenti a Padova e da migranti/rifugiati di recente arrivo, al patrimonio bibliotecario e museale padovano.
Alla scoperta della città
Grazie ad Associazione Arc.A.Dia, negli scorsi due anni, alcune persone rifugiate hanno avuto la possibilità di scoprire Padova dal punto di vista storico e architettonico e, in particolare, di visitare i musei civici. Due famiglie afghane, in particolare, hanno partecipato attivamente ad un percorso didattico-museale. Le persone rifugiate accolte da Popoli Insieme hanno partecipato a dei gruppi di lettura, utili per l’apprendimento della lingua, sulla base dei racconti di Gianni Rodari e Mario Lodi nell’ambito dell’attività Un mondo di libri.
Ascoltare, leggere, scrivere
Leggere, scoprire e…scrivere! Un capitolo importante del grande libro collettivo di LetteraMondo è stato un corso di scrittura creativa interculturale pensato per persone rifugiate, migranti o con background migratorio. Nel corso di quattro incontri, i/le partecipanti hanno imparato ad utilizzare la scrittura come metodo per rielaborare, ma soprattutto raccontare, la propria storia di vita.
Un’attenzione speciale, infine, è stata dedicata ai luoghi dove i libri sono di casa: le biblioteche. Qui, grazie all’Associazione MiLeggi.Diritti ad alta voce e ad Arc.A.Dia, si sono tenuti diversi incontri di letture animate per i più piccoli che, ascoltando storie di tutto il mondo, si sono avvicinati ai temi della diversità e dell’inclusione.
Uno spazio di incontro
Lo scorso 18 settembre, al Parco Piacentino, abbiamo ripercorso e celebrato tutte le tappe di questo bellissimo viaggio alla scoperta della ricchezza interculturale di Padova, anche attraverso la proiezione del documentario a cura di Vanni Sgobba che raccoglie voci e volti dei protagonisti del progetto.
“LetteraMondo. Popoli che si narrano”
Il progetto, finanziato dalla Fondazione Cariparo (Bando Culturalmente), si è svolto in due anni molto complessi e che ci hanno costretti a spostare molte delle attività online, ad evitare assembramenti e a mantenere il distanziamento sociale. Nonostante queste limitazioni, siamo riusciti a costruire relazioni e senso di comunità, a creare occasioni di scambio e incontro culturale e letterario, ad avvicinare un nuovo pubblico ad un altro tipo di letteratura e, soprattutto, a coltivare uno spazio nel quale le persone straniere residenti a Padova potessero raccontarsi alla cittadinanza liberamente e secondo la loro prospettiva.
Tutto questo, e molto di più, è stato il progetto “LetteraMondo. Popoli che si narrano” e speriamo che questa non debba essere l’ultima pagina di un bellissimo libro, ma solo la fine del primo capitolo!
