L’inclusione comincia in famiglia

Il progetto europeo “Parents for inclusion”, di cui Popoli Insieme è partner per l’Italia, mette la famiglia al centro del discorso sull’inclusione delle persone migranti. Questo perché, sempre più spesso, i loro figli nascono e/o crescono a Padova. Ma quali sono le difficoltà che i genitori, arrivati in Italia da adulti, incontrano ogni giorno nella gestione della famiglia e nella crescita dei figli? Qual è il loro ruolo per una piena inclusione, anche dei più piccoli?

Il progetto “Parents for Inclusion”, sostenuto dall’Agenzia Nazionale Tedesca e dalla Commissione Europea, si pone l’obiettivo di mettere in dialogo diverse esperienze di inclusione e lavoro a fianco di genitori e famiglie migranti tra Germania, Spagna, Italia e Ungheria. Capofila del progetto è l’AEF – Spanische Weiterbildungsakademie (Germania) e le organizzazioni partner, oltre a Popoli Insieme in rappresentanza dell’Italia, sono Red Incola e San Ricardo Pampuri (Spagna) e Nesting Play (Ungheria). 

L’obiettivo del progetto è lo sviluppo di una proposta laboratoriale da parte di ogni organizzazione che andrà testata con gruppi di genitori migranti negli altri Paesi partner. Tutte le proposte, dopo essere state testate e valutate, andranno poi a costituire un manuale di buone pratiche per l’inclusione dei genitori migranti.

Merende dal mondo

Per raccogliere bisogni e necessità dei genitori e delle famiglie migranti, creando opportunità di dialogo e pensare a soluzioni comuni, da qualche mese Popoli Insieme propone l’iniziativa “Merende dal mondo”: un incontro mensile di scambio e ascolto dedicato ai genitori migranti.

Il primo incontro è stato basato sulle attività proposte dall’associazione tedesca AEF e ha coinvolto alcuni genitori provenienti da diversi Paesi, con l’obiettivo di valutare insieme le problematiche relative all’essere genitore straniero in Italia e, dove possibile, proporre delle iniziative per attivarsi a livello locale e cercare di migliorare la situazione. Gli ambiti più critici, per tutti i partecipanti, sono risultati essere il lavoro, la scuola e la cultura. Dalle loro testimonianze è emerso quanto sia difficile trovare un lavoro stabile da un lato e, dall’altro, riuscire a conciliare la propria occupazione con la gestione della famiglia. Questo perché i genitori migranti di prima generazione, non potendo contare su una rete famigliare nel luogo in cui vivono, si trovano doppiamente in difficoltà. Questo si intreccia anche con il tema della scuola che, a causa dei lunghi periodi di vacanza, rende complessa la gestione dei figli. Dal punto di vista della cultura, invece, è stato evidenziato più volte quanto sia importante per i genitori migranti preservare la propria cultura di origine e trasmetterla ai propri figli, allo stesso tempo però apprendendo anche i nuovi codici culturali e facendoli propri. Tenere insieme questi due aspetti non è mai semplice e questa condizione si ripercuote sui figli che, in quanto cresciuti in Italia con una famiglia migrante, finiscono per sentirsi stranieri nel loro Paese di origine, ma anche nel luogo in cui sono cresciuti.

A rendere speciale questo primo incontro è stato il fatto che, delle problematiche che ai partecipanti sembravano individuali erano, e sono, in realtà condivise. Le differenze culturali esistono e possono causare problematiche concrete, ma è fondamentale trovare un modo per conviverci ed è stato interessante vedere alcuni genitori condividere le proprie strategie.

Anche il secondo incontro si è basato su un’attività proposta da AEF e ha visto i genitori confrontarsi sugli aspetti della propria cultura di origine a cui tengono di più e che vorrebbero valorizzare. Per fare questo sono state proposte loro alcune opportunità per raccontarsi e raccontare la propria cultura, attraverso diversi canali: con la letteratura e la poesia, con le danze, con il cibo. Da questo incontro è emersa l’importanza di costruire relazioni e di ri-costruire una rete sociale su cui poter fare affidamento nella gestione dei figli, ma anche per non sentirsi soli nell’affrontare le situazioni di difficoltà legate a questa condizione. In questa fase sono stati coinvolti anche alcuni volontari, a loro volta genitori. Questo ha dato modo ai genitori migranti di confrontarsi con genitori italiani: un arricchimento per entrambe le parti.

A febbraio l’incontro mensile di “Merende dal mondo” è girato attorno all’attività proposta dall’associazione spagnola e dal titolo “Giocare per apprendere, apprendere per migliorare”. L’obiettivo di questa attività era creare uno spazio di dialogo per i genitori e dare loro modo di accrescere la loro autostima e la conoscenza di sé, così da diventare genitori più proattivi nella vita di tutti i giorni.  L’attività laboratoriale e interattiva ha visto i partecipanti creare legami tra di loro attraverso fili di lana, a simboleggiare l’impatto che le interazioni e le relazioni che costruiamo ogni giorno aiutino ad essere la miglior versione di noi stessi.

Ai partecipanti è stato poi chiesto di disegnarsi, lasciando spazio alle proprie caratteristiche personali, i propri tratti emotivi e quelli che erano ritenuti pregi e difetti. Questa attività è stata utile per dare loro modo di riconoscersi come individui e, allo stesso tempo, per valorizzarsi come persone. Per finire, ognuno ha presentato il proprio disegno e quindi sé stesso, mostrando anche quanto alcune emozioni e sensazioni impattino sulla gestione della famiglia o siano causate da fattori e difficoltà del contesto.

Il percorso “Merende dal mondo” proseguirà anche questa primavera! Se sei un genitore migrante o conosci qualcuno che potrebbe essere interessato/a, questi sono i prossimi appuntamenti che si terranno presso la sede di Popoli Insieme in via A. Briosco 15 a Padova:

venerdì 17 marzo ore 18.00 – 19.30

Merenda dal mondo

Giovedì 30 marzo  18.00 – 19.30

“Teacher, can you help me?” – Incontro sull’integrazione scolastica

Mercoledì 19 aprile 17.00 – 20.00

Laboratorio di ricerca lavoro + Iftar

Per ulteriori informazioni e per partecipare scrivi a irebuli@popolinsieme.eu o al 3493479673 (Ilaria)

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